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Videomaker: chi è, cosa fa e come diventarlo

Se come noi sei un grande appassionato del mondo cinematografico e ti piace realizzare i tuoi personali progetti video, avrai sicuramente pensato almeno una volta a come potrebbe essere la tua vita se decidessi di lavorare come videomaker

Una professione artistica e affascinante che rappresenta l’apice della poliedricità in ambito cinematografico e che grazie al recente sviluppo della tecnologia digitale è ormai alla portata di molti.

Proprio per questo motivo abbiamo pensato di scrivere questo post dove analizzeremo tutti i passaggi fondamentali che dovrai compiere per diventare un buon videomaker, trasformando così la tua passione in un vero e proprio lavoro.

Chi è il Videomaker?

Il videomaker è una innovativa e richiesta figura professionale che si sta sempre più affermando in ambito nazionale e internazionale.

L’etimologia di questa parola ci permette di capire quali siano le mansioni principali di questo lavoro, il termine videomaker deriva infatti dalla lingua anglosassone e significa letteralmente “creatore di videoclip.”

Questa parola viene ampiamente utilizzata anche nella nostra lingua e identifica quella figura professionale che si occupa dell’intero processo produttivo e creativo che si nasconde dietro a un filmato.

Cosa fa il videomaker?

Il videomaker può essere definito come un tuttofare dell’ambito video, visto che si occupa in prima persona di tutti gli aspetti del prodotto creato.

Questa figura racchiude quindi diverse mansioni dell’ambito cinematografico, chi si occupa di videomaking è infatti contemporaneamente:

  1. Autore 
  2. Produttore 
  3. Regista
  4. E molto altro

Possiamo tranquillamente dire che il videomaker è la persona che si occupa di riprese, montaggi e di tutto li lavoro che si nasconde dietro alla realizzazione di un buon video.

Quali sono le differenze tra videomaker e filmmaker?

Anche se generalmente si tende a unire queste due figure professionali, esistono delle peculiarità che le differenziano:

  1. Il filmmaker crea generalmente dei film di lunga durata che vengono poi affidati a eventuali produttori per la distribuzione.
  2. Il videomaker invece produce qualsiasi genere di filmato ed è specializzato nella creazione di clip di breve durata. Questa figura può lavorare su commissione o occuparsi in prima persona del finanziamento e della distribuzione del prodotto.

Inoltre bisogna sottolineare che la quantità di risorse economiche tra queste due professioni è nettamente differente, permettendo ai filmmaker di utilizzare risorse professionali di veramente alta tipologia.

Competenze di un videomaker

Essendo la professione del videomaker molto articolata anche le sue competenze devono comprendere diversi campi dell’ambiente cinematografico soprattutto se si predilige lavorare da soli piuttosto che in team.

Competenze di un videomaker:

Qualsiasi sia lo scopo per il quale verrà creato un filmato, uno dei compiti principali di un videomaker è sicuramente quello di raccontare una storia; non è infatti un caso che questa professione rientri nella nicchia artistica degli storyteller.


Una caratteristica sapientemente utilizzata nel video pubblicitario “The Olympic ‘Anthem” lanciato in occasione delle Olimpiadi di Rio del 2016, dove la promozione dei prodotti Samsung è accompagnata da un messaggio di fratellanza e unione su scala globale.

La componente emozionale è infatti una variabile che non deve mai mancare in una qualsiasi produzione cinematografica e deve essere sempre studiata nei minimi dettagli per cercare di trasmettere il messaggio centrale del nostro video.

Questa figura deve quindi possedere delle buone competenze narrative e di regia per riuscire d esprimersi in qualsiasi situazione verrà richiesto il suo contributo ma anche alcune variabili caratteriali come la creatività e l’empatia, giocano un ruolo fondamentale in questo frangente lavorativo. 

#1 Competenze tecniche 

Un videomaker dovrebbe inoltre possedere delle buone competenze tecniche che gli permettano di utilizzare al meglio l’attrezzatura necessaria per la registrazione.

Conoscenze che non si limitano alla capacità di saper gestire in maniera professionale le riprese con la propria videocamera, ma che comprendono aspetti fondamentali come quelli della gestione del suono e dell’illuminazione.

Qualsiasi scena è infatti formata da tre variabili fondamentali (luci, audio e video) che devono sempre operare in armonia per creare una prodotto finale di qualità.

#2 Competenze di marketing

A meno che tu non scelga di lavorare come dipendente per un’azienda bisogna considerare in primo luogo che un videomaker di successo è anche generalmente un buon imprenditore digitale.

Questo implica una serie di competenze aggiuntive che non devono essere assolutamente trascurate perché sono una parte fondamentale del flusso di lavoro come:

  1. La creazione di profili social e del proprio sito web;
  2. La gestione e la ricerca dei clienti;
  3. La promozione della propria attività attraverso i canali di web marketing e le campagne di advertising.

Questo è in assoluto uno dei passaggi più importanti da intraprendere se si vuole trasformare questa passione in un vero e proprio lavoro.

#3 Competenze nella post produzione

Una skill indispensabile per un buon videomaker è sicuramente quella di possedere delle buone competenze di montaggio e post produzione.

Bisognerebbe quindi avere una piena padronanza dei principali software di video editing che vengono maggiormente utilizzati in ambito professionale e saperli adattare alle proprie esigenze.

Non bisogna inoltre trascurare che la fase di post produzione comprende anche tutte le operazioni riguardanti la parte audio del filmato come per esempio:

  1. La scelta della colonna sonora;
  2. La sincronizzazione di musiche ed effetti sonori
  3. La rimozione dei rumori di fondo.

Come diventare un videomaker

Un punto fondamentale per diventare un videomaker è sicuramente avere una grandissima passione per tutto quello che riguarda l’ambiente cinematografico:

  1. Film
  2. Documentari 
  3. Serie TV
  4. Cortometraggi 
  5. Spot pubblicitari

Un buon videomaker dovrebbe saper fare un’analisi completa di un filmato, analizzando ogni suo aspetto: dalle strategie narrative allo schema di luci utilizzato, dalle tecniche di ripresa al tipo di montaggio.

Ma attenzione non basta, per esempio, sapere che Tarantino usa spesso nei suoi film delle inquadrature dal basso verso l’alto come tecnica di enfatizzazione, come non basta comprare una fotocamera per considerarsi un fotografo. 

Per essere credibile nella tua professione non potrai quindi essere un completo autodidatta ma dovrai seguire un adeguato programma di formazione.

Oltre ai libri e ai classici corsi online, esistono delle vere e proprie lauree triennali per diventare un videomaker come quelle presenti all’accademia delle Belle Arti. 

Oppure puoi provare uno dei molti corsi di formazione organizzati dalle regioni che presentano anche il grosso vantaggio di essere completamente gratuiti.

Una volta acquisite le basi la parte teorica dovrà essere affiancata una buona dose di esercitazioni per sperimentare i concetti appresi nelle diverse situazioni in cui ti potresti trovare. 

Infine per diventare un buon videomaker bisognerebbe investire parte delle proprie risorse economiche in attrezzatura da ripresa, avrai per esempio bisogno di:

  1. Una videocamera o una reflex
  2. Un buon treppiede
  3. Attrezzatura per illuminazione
  4. Pannelli riflettenti
  5. Un microfono esterno 

È meglio fare il videomaker freelancer o come dipendente?

Una volta acquisite le competenze necessarie per diventare videomaker dovrai decidere come intendi lavorare: se come dipendente o come freelancer.

Questa scelta è dettata essenzialmente da fattori personali visto che dipende dalle proprie preferenze lavorative e dalla disponibilità economica iniziale.

Se  deciderai di lavorare come dipendente avrai la certezza di uno stipendio fisso ma non potrai dare libero sfogo alla tua creatività e dovrai seguire una precisa linea aziendale.

Mentre se deciderai di lavorare come videomaker freelance avrai piena libertà di scegliere i prodotti da creare ma dovrai sfruttare le tue abilità di marketing per trovare sempre nuovi clienti e per fidelizzare quelli già acquisiti.

Inoltre questa seconda strada può essere intrapresa solo se si ha a disposizione una piccola somma iniziale da investire, per gestire la partita IVA e la promozione del tuo brand.

I migliori software e app utilizzati dai videomaker

Esistono tantissimi software di video editing che se correttamente utilizzati permettono di raggiungere dei risultati veramente professionali, tra i più famosi possiamo citare:

  1. Adobe Premiere Pro CC: uno dei migliori prodotti di casa Adobe, interamente dedicato al video editing e acquistabile tramite abbonamento mensile o annuale.
  2. Final Cut Pro : un valido programma destinato  però solo agli utenti Mac.
  3. Da Vinci Risolve: un software veramente valido e interamente gratuito.
  4. Lightworks: che dispone di una prova gratuita ed è generalmente utilizzato per gestire lungometraggi.

Esistono anche altri software o  applicazioni gratuite come iMovie o Windows Movie Maker ma rispetto ai precedenti presentano potenzialità molto limitate e raramente vengono utilizzare in ambito professionale.

Qual’è lo stipendio medio di un videomaker?

Lo stipendio medio di un videomaker dipende dalla strada che deciderai di intraprendere in questo settore:

  1. Per un dipendente si aggira intorno ai 1.400 € netti al mese anche se molto dipende dall’azienda dalla quale si è assunti.
  2. Mentre per un freelance è estremamente variabile e dipende dai: costi di gestione, dalla quantità di clienti e dalla capacità di gestione del lavoro.

Videomaker: chi è, cosa fa e come diventarlo

Nell’articolo di oggi ti abbiamo raccontato quali sono le variabili da tenere in considerazione nel caso decidessi di intraprendere la professione del videomaker.
Siamo partiti dalle basi analizzando il significato etimologico di questo termine e paragrafo per paragrafo, abbiamo approfondito la sua conoscenza:

  1. Le principali mansioni
  2. Le skill fondamentali che deve possedere un buon videomaker
  3. E l’inserimento di questa figura nel mondo del lavoro

Ora possiedi tutte le basi per approfondire questo argomento e trasformare la tua passione in un lavoro che se fatto bene può essere altamente remunerativo.